Cos’è la variazione catastale
Ogni tanto è possibile riscontrare nelle visure catastali alcune incongruenze con la realtà, dovute ad errori in fase di inserimento nella banca dati del catasto, delle unità immobiliari, che siano terreni oppure fabbricati. In questo caso gli errori possono derivare da un’errata trascrizione dei dati da parte della stessa Agenzia del Territorio, oppure da parte di errori in fase di voltura, da parte del Notaio o del tecnico incaricato.
In questi casi è necessario fare una correzione dei dati catastali. Per fare ciò è necessario presentare un documento di variazione catastale: con esso infatti si comunica all’Agenzia del Territorio un errore presente nella visura oppure si segnala il cambiamento di un immobile. La variazione catastale infatti va anche effettuata nel caso ci fossero modifiche strutturali allo stato dell’immobile non presenti sulla planimetria.
Le variazioni catastali devono essere effettuate obbligatoriamente in modo da non ritrovarsi incongruenze in caso di compravendite e stipule di contratti di affitto.
Quando richiedere le variazioni e le correzioni
Si può richiedere quindi la correzione dei dati catastali in caso di errori, a partire da quello sull’intestatario. Può capitare infatti che il cognome e il nome, o nel caso delle aziende, la denominazione, il codice fiscale, il luogo e la data di nascita, i diritti e la quota di possesso, siano sbagliati; in questo caso è necessario essere in possesso dell’identificativo catastale dell’immobile e degli estremi di alcuni documenti, come l’atto notarile, la dichiarazione di successione, la denuncia al catasto, etc.
L’errore può interessare i dati dell’immobile, con inesattezze nella trascrizione dell’indirizzo di ubicazione, o refusi sulla consistenza. Anche in questo caso è necessario l’identificativo catastale e gli estremi di alcuni documenti. Ci possono essere incoerenze per un fabbricato non dichiarato: in questo caso l’Agenzia li individua e richiede ai titolari di regolarizzare la situazione.
In caso di modifiche all’immobile è possibile effettuare variazioni catastali in caso di ampliamento oppure di modifica dopo ristrutturazione edilizia; per il frazionamento di un’unità immobiliare in più unità, o viceversa per la fusione tra più unità, o ancora per una modifica degli spazi interni dopo una ristrutturazione, con eliminazione o creazione di muri divisori interni.
Può capitare anche che ci sia uno scorporo o attribuzione di pertinenze o aree esclusive, oppure può esserci un cambio di destinazione d’uso di alcuni locali, cioè quando l’immobile, o parte di esso, viene destinato a diverso uso, anche senza modifiche degli impianti o dei locali, o ancora può esserci una divisione dell’immobile, come per esempio la divisione di un negozio in due attività, o ancora.