In cosa consiste il recupero crediti

Quando un debitore è inadempiente per quello che riguarda una cambiale oppure un assegno si passa al recupero crediti. Questa attività consiste infatti nel mettere in atto le misure che permettano di ottenere l’incasso di un credito che in maniera normale non è stato possibile ottenere.

Il creditore infatti, dopo aver provveduto all’intimazione, può passare alla richiesta di esecuzione forzata, in modo da ridurre i tempi e i costi della restituzione. In ogni caso in cui venga accertato l’inadempimento da parte del debitore, il creditore potrà rivolgersi all’Autorità Giudiziaria allo scopo di avere un titolo esecutivo.

Come funziona il recupero crediti

Il recupero crediti funziona per due fasi una stragiudiziale e l’altra giudiziale. Con il recupero crediti stragiudiziale si cerca di far concludere le situazioni debitorie in maniera veloce, in modo da tentare la riscossione senza il bisogno di passare alle vie legali, chiamando in causa l’avvocato e il giudice. In un certo senso è un modo più bonario per riottenere il credito. In caso non si riesca ad ottenere il credito sarà necessario passare alle fase giudiziale, agendo per vie legali.

Le procedure per il recupero crediti previste secondo la normativa sono:

  • Il decreto ingiuntivo che è semplicemente un ordine di pagamento consegnato al debitore dal giudice mediante un decreto. Questo ordine diviene esecutivo, garantendo la possibilità al creditore di poter agire in modo immediato e coattivo, senza dover per forza far utilizzo di un’azione giudiziaria ordinaria. Ovviamente per richiedere il decreto ingiuntivo sono necessarie che sussistano delle condizioni;
  • Nel caso in cui il credito sia incorporato in un titolo di credito, come possono essere le cambiali o gli assegni bancari, alla scadenza questi diventano esecutivi, e si può passare al recupero attraverso precetto di pagamento;
  • Qualora le altre due condizioni non fossero possibili, si può passare al ricorso al procedimento giudiziario ordinario, che in caso di accertamento dell’esistenza del credito e della sua consistenza, condanna il debitore all’adempimento. Prima di ogni procedimento è necessario ricordare che c’è la costituzione in mora del debitore, cioè un invito al pagamento fatto da parte del creditore.