Cos’è il valore catastale
Anche se oggi è necessario per disposizioni di leggi, indicare il prezzo realmente pagato nell’acquisto di un immobile, il valore di un immobile viene stabilito attraverso una serie di fattori. Si tratta del valore catastale, che è utilizzato nel caso di compravendita di immobili, come base imponibile per il calcolo della tassa di imposta di registro e per l’IVA, ma anche per imposte di successione e di donazione. Questo valore è diverso dalla rendita catastale che anzi viene utilizzata come parte del calcolo (il valore catastale è infatti anche detto “rendita catastale rivalutata”).
Come si calcola il valore catastale
Per calcolare il valore catastale basta conoscere la categoria di appartenenza dell’immobile e la rendita catastale (in caso dei terreni è chiamato reddito dominicale non rivalutato). Per il calcolo del valore catastale basta infatti moltiplicare la rendita catastale rivalutata di una percentuale che dipende a seconda della categoria catastale d’appartenenza dell’immobile stesso, per un coefficiente stabilito sempre sulla base della stessa categoria e se si tratta di prima casa.
Le percentuali sulle quali rivalutare l’immobile sono:
- Categorie A, C, D, ed E è del 5%;
- Categoria B è del 40%;
- Terreni non edificabili, si determina moltiplicando per 75 il reddito dominicale rivalutato del 25%.
I coefficienti sono suddivisi invece:
- 110 per la prima casa;
- 120 per i fabbricati appartenenti alle categorie A, tranne A/10, e C, tranne C/1.
- 168 per i fabbricati della categoria B;
- 60 per i fabbricati appartenenti alla categoria A/10 e D;
- 48,80 per i fabbricati appartenenti alle categorie C/1 ed E;
- 112,50 per i terreni non edificabili.
Per gli immobili non censiti si può utilizzare la rendita presunta in modo da determinare il valore catastale.
A cosa serve il valore catastale
Il valore catastale viene utilizzato per calcolare alcune imposte:
- Le imposte di registro, ipotecarie e catastali;
- Le imposte di successione;
- Le imposte di donazione.
In base al valore catastale è applicata la valutazione automatica, in poche parole il meccanismo che evita all’Ufficio del Registro di procedere ad accertarsi del valore nel caso gli immobili con rendita siano dichiarati in modo non inferiore rispetto al reddito in catasto.