Cos’è la rendita catastale di un immobile
L’Agenzia delle Entrate attribuisce ad ogni unità immobiliare un reddito, chiamato rendita catastale. In poche parole, si tratta di un dato dal valore numerico, che viene attribuito a tutte le unità immobiliari che producono reddito in maniera autonoma e che viene utilizzato per quello che riguarda i calcoli fiscali. È infatti alla base fiscale del calcolo su imposte come l’Imu, l’imposta sui redditi, l’imposta di registro, Tasi, etc… È associata a tutti gli immobili, tranne a quelli con destinazione speciale.
A partire dalle unità immobiliari è possibile ricavare la rendita catastale, grazie ad un’operazione di moltiplicazione della consistenza dell’immobile stesso. Questa operazione prende in considerazione unità di misura come il vano catastale oppure il metro quadro; queste vanno moltiplicate sulla tariffa d’estimo che viene stabilita dall’Agenzia del Territorio, con coefficienti diversi a seconda del tipo di categoria catastale alla quale l’immobile appartiene.
Come si ottiene la rendita catastale
Il territorio è suddiviso in zone omogenee dall’Agenzia delle entrate che la suddivide ulteriormente in categorie e classi catastali. Per ottenere la rendita catastale si prendono in considerazione quindi due elementi: il primo è dato dalle dimensioni dell’immobile, ovvero la consistenza catastale, intese non solo come superficie calpestabile, ma anche come numero di vani e volumetria, il secondo è l’estimo. In poche parole, il calcolo della rendita catastale si ottiene semplicemente moltiplicando la consistenza catastale per la tariffa d’estimo.
La tariffa d’estimo unitaria è determinata dall’Agenzia delle Entrate, ed è in poche parole la rendita catastale media unitaria per ogni categoria: questa infatti esprime il reddito di un immobile al netto delle spese e delle possibili perdite e alo lordo delle imposte e dei contributi.
A cosa serve la rendita catastale
Grazie a questo dato si può sapere qual è il valore dell’immobile in questione ed è possibile utilizzarlo in molti casi: oltre che per le imposte e per la determinazione dell’IRPEF, anche per la compravendita degli immobili.
Può essere utile richiedere la rendita catastale sia al proprietario di un’immobile, che ad un possibile acquirente in modo da conoscere le spese che si devono sostenere. La rendita catastale ha quindi lo scopo di fornire elementi per compilare il Modello ISEE e soprattutto a calcolare le imposte sulla casa come:
- Imu;
- Tasi;
- Imposta ipotecaria;
- Imposta catastale;
- Imposta sulle successioni e donazioni;
- Imposta sul reddito delle persone fisiche.